“Era troppo perfetto per durare”: questo sono tentato di dire del nostro matrimonio. Ma lo si può intendere in due modi. Può essere un'espressione di cupo pessimismo: come se Dio, accortosi che due delle Sue creature erano felici, le avesse subito interrotte (“Basta! Finitela!”). Come se Dio fosse simile a una padrona di casa che durante un cocktail separa due ospiti che danno segno di aver cominciato una conversazione troppo seria. Ma potrebbe anche voler dire: “Aveva raggiunto la sua perfezione. Aveva realizzato ciò che era implicito in esso, e quindi non c'era motivo di prolungarlo”. Come se Dio avesse detto: “Bravi, questo esercizio l'avete imparato proprio bene. Sono molto contento. Ora potete affrontare il prossimo”. Una volta che sappiamo risolvere le equazioni di secondo grado e ci proviamo gusto, l'insegnante non insiste e passa ad altro.
O LUGAR MAIS FEIO DO MUNDO - COM O NOME MAIS DOCE QUE EXISTE. COMBINADO A ESSA LEITURA (NUM ABANDONO DE VENTO DESFOLHANDO TUDO À BEIRA DA AVENIDA, E CONDUÇÃO TARDIA).
POIS ENTÃO LEWIS ME ENSINA O PORQUÊ DE TUDO QUANTO ESTÁ BOM DEMAIS TERMINAR, E ABRUPTAMENTE, EM RUÍNA. DEUS NÃO SE CONTENTA COM A PERFEIÇÃO, PORQUE, COMO NAQUELE VÍDEO DE QUE GOSTO TANTO, A ESCADA - ESPIRALADA - TEM DEGRAUS MULTIPLICADOS, EXPONENCIADOS, E NUNCA SE CHEGA AO FIM. A EXISTÊNCIA, PARA DEUS, É ISSO. A ASSÍNTOTA - NÃO NECESSARIAMENTE EDIFICANTE.
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CI SIAMO QUATTRO. E LEGGIAMO ASSOLUTAMENTE TUTTO. DOPO TRE O QUATTRO MESI. E CINQUE O SEI BICCHIERI. DI VELENO.